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Meno di un terzo del campionato trascorso: stagione finita? Alcuni vorrebbero fartelo credere, con il Liverpool che va in testa alla Premier League con otto punti di vantaggio e il Manchester City che riesce a ottenere cinque sconfitte consecutive, per la prima volta nella carriera di Pep Guardiola, dopo una sconfitta casalinga contro il Tottenham.
La perfetta integrazione di Arne Slot come capo allenatore dei Reds ha sorpreso molti, con una sola sconfitta in tutte le competizioni da quando è subentrato a Jurgen Klopp e 16 vittorie in 18 partite. Lo stato di forma contrastante di entrambe le squadre al vertice fa sì che il Liverpool sembri imprendibile per alcuni, ma con così tante partite da giocare c’è ancora molto spazio per loro per avere il loro brutto periodo.
Forse ancora più toccante è il fatto che il Liverpool affronterà il Manchester City nella prossima partita di campionato; Il City può cambiare considerevolmente la narrazione se vince quella partita, ovviamente, mentre i Reds che superano di 11 i loro più grandi rivali con una vittoria non faranno altro che aumentare la sensazione che il trofeo tornerà nel Merseyside.
Ci sono altri fattori in gioco: Arsenal, Chelsea e Brighton sono solo un punto dietro al Manchester City in questa fase, qualunque siano i sentimenti dei tifosi e degli esperti sulle rispettive capacità di sfidare quest’anno. E il calendario degli incontri potrebbe rivelarsi più complicato per il Liverpool nella seconda metà della stagione, dato che finora l’unica trasferta contro una squadra nella metà superiore è stata contro l’Arsenal. Le visite al Tottenham, al Nottingham Forest e al Manchester City vengono effettuate durante l’inverno; Aston Villa, Chelsea e Brighton saranno i posti dove andare in primavera.
Eppure la storia della Premier League è dalla parte dei Reds e lo sarà ancora di più se usciranno vittoriosi il prossimo fine settimana, dopo, ovviamente, contro il Real Madrid.
Alcuni numeri riguardo al vantaggio del Liverpool in vetta sono già ben documentati: solo il Manchester City (2017/18) e il Liverpool (19/20) hanno avuto un vantaggio di otto punti in questa stagione ed entrambe hanno vinto il titolo, come ha fatto l’unica squadra con più distacco, il Manchester United (93/94, nove punti). Allo stesso modo, 31 punti in 12 partite sono stati raggiunti o migliorati solo da una manciata di squadre, 10 volte in tre decenni circa, con otto su dieci che alla fine hanno vinto il campionato. E se si tratta di una vittoria casalinga ad Anfield il prossimo fine settimana, solo tre volte nella storia della Premier League una squadra ha un vantaggio di 11 punti in qualsiasi fase della stagione non ha vinto il titolo: il Newcastle è caduto contro lo United nel 95/96 da 12 punti di vantaggio, lo United ha recuperato lo stesso terreno sul Norwich nel 92/93 e l’Arsenal ha rimontato i 13 punti di vantaggio del Man United nel 97/98. Naturalmente, potrebbe non essere a Guida di 11, solo un distacco di quella cifra dal City, ma il punto resta.
Chiaramente, dato che il segmento d’élite del gioco è in qualche modo diverso rispetto alla metà degli anni ’90, sembra eccessivo etichettare questi ultimi numeri come rilevanti.
La media dei punti per le vincitrici del campionato dal ’93 al ’99 è stata di 82,7.
La media dei campioni dal 2017 al 2024 è stata di 93,6.
È un mondo lontano, in termini di coerenza e implacabilità, il tipo che il Liverpool sta mostrando con Slot, per esempio. Eppure, questo è in termini di risultati, non necessariamente di prestazioni, quando si tratta dei Reds in questa stagione. La vittoria più recente è stata un ottimo esempio: in trasferta la squadra non si è avvicinata minimamente a ciò di cui è capace su base regolare.
Contro l’Arsenal sono stati tutt’altro che eccezionali, ma hanno evitato la sconfitta, mentre le partite contro i Wolves, la giornata d’esordio a Ipswich e l’ultima partita contro i Saints, il Liverpool giocato da qualche parte tra la media e la scarsa, ma ha vinto. Hanno avuto la qualità individuale, i momenti o la pressione costante per segnare e conquistare punti, dove il City – o l’Arsenal o il Chelsea – in troppe occasioni non sono riusciti a farlo.
Ad un certo punto è probabile che si verifichi un calo naturale per il Liverpool. Attualmente sono in corsa per una stagione da 98 punti. È fattibile – sono stati lì o giù di lì sotto Klopp più di una volta – ma c’è comunque la probabilità che vengano persi ulteriori punti. Per quanto riguarda la corsa al titolo, la domanda è quanti e quali altri contendenti riusciranno a smettere di perderli… motivo per cui questo potrebbe già essere dovuto solo allo stato di forma del Manchester City.
La ragione di ciò è che hanno dimostrato tante volte di essere in grado di rimanere imbattuti per una dozzina o 20 partite, vincendone la maggior parte.
All’inizio della stagione è stato spiegato il motivo per cui l’Arsenal avrebbe avuto così difficoltà a vincere il titolo quest’anno. Le verità di allora valgono ancora adesso: se fosse necessario raggiungere la soglia dei 91 punti (forse di più quest’anno, secondo lo stato di forma del Liverpool), allora ci saranno al massimo circa dieci partite di campionato a stagione in cui un contendente può perdere punti. Considera: 28 vittorie, sei pareggi, quattro sconfitte: fanno 90 punti. Gioca con le sconfitte e gli stalli come desideri, ma non riesci a vincerne più di dieci e la tua gara sarà quasi sicuramente completata.
L’Arsenal è già a quota sei non vittorie. Così anche Chelsea. La stagione ha solo 12 partite. Può una delle due squadre fornire prove, quest’anno o l’anno scorso, che suggeriscano che possono vincere 22 volte su 26 partite? Improbabile, per usare un eufemismo.
Ma è qui che il City, cinque giocatori persi, può mostrare i muscoli del passato e dimostrare che, per ora, è possibile. Se riscoprono velocemente le modalità vincenti. Tutto tranne la vittoria il prossimo fine settimana ad Anfield, però, e anche per loro diventa sempre più dura.