Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, sarà nominato candidato alla guida del suo partito socialdemocratico (SPD) alle elezioni generali di febbraio dopo che il suo più popolare ministro della Difesa, Boris Pistorius, si è ritirato dalla corsa.
Dopo settimane di richieste per un cambiamento in cima alla classifica, giovedì Pistorius ha pubblicato un video in cui dichiarava di “non essere disponibile” a candidarsi come portabandiera dell’SPD nelle elezioni anticipate innescate dopo che Scholz ha licenziato il suo ministro delle Finanze , Christian Lindner, facendo implodere la coalizione di governo di tre anni.
“Questa è la mia decisione sovrana, personale e del tutto personale”, ha detto Pistorius nella clip di tre minuti pubblicata sul canale WhatsApp dell’SPD. “Non ho lanciato io questo dibattito, non lo volevo e non mi sono proposto per nulla”.
Gli osservatori hanno notato che anche il 64enne non si era escluso fino a quando, secondo quanto riferito, non è stato pressato da Scholz e da altri importanti socialdemocratici. La decisione arriva dopo che diversi deputati, membri della base e l’ex leader del partito Sigmar Gabriel avevano dato il loro sostegno a Pistorius, infliggendo un duro colpo a Scholz.
La mossa di Pistorius, che regolarmente è in testa ai sondaggi tra i politici tedeschi più amati, mette fine in modo chiaro ma confuso alle voci del partito politico più antico del paese che fanno di Scholz l’apparente scelta di default.
“Vogliamo affrontare la prossima battaglia elettorale con Olaf Scholz”, ha detto il co-leader dell’SPD Lars Klingbeil prima della riunione dei dirigenti di lunedì in cui i 34 membri del consiglio ungeranno il loro candidato. Il 30 novembre il partito terrà una “conferenza sulla vittoria elettorale” a Berlino, dove Scholz dovrebbe esporre i suoi piani elettorali, prima che i membri si riuniscano per un congresso del partito l’11 gennaio per approvare il candidato.
La rivista Der Spiegel ha definito Scholz, 66 anni, oggi “il candidato più debole di tutti i tempi” nella Germania del dopoguerra, e ha affermato che il leader dei cristiano-democratici di centrodestra (CDU), Friedrich Merz, sembra ormai essere una conclusione scontata come prossimo cancelliere. La CDU, con circa il 32% di sostegno nei più recenti sondaggi d’opinione, ha il doppio di quello dell’SPD con il 16% in vista delle elezioni del 23 febbraio.