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La Premier League e i suoi club sono stati impegnati in una frenetica attività di lobbying nella tarda serata di giovedì, prima del voto “sul filo del rasoio” di venerdì sulle regole delle transazioni del partito associato, visto come un momento spartiacque per la competizione.
La proposta arriva dopo una contestazione legale alle regole da parte del Manchester City, che ha portato la lega a proseguire nel tentativo di aggiornare rapidamente i regolamenti. Ciò richiede il voto di 14 club su 20 all’assemblea degli azionisti di venerdì a Londra, e attualmente c’è “una tranquilla fiducia” all’interno della Premier League che otterranno esattamente quel numero.
Se così fosse, però, potrebbe portare ad ulteriori contenziosi da parte del Comune. Lo stato attuale della Premier League è riassunto: entrambi i risultati potrebbero portare a notevoli tensioni interne. Se la City riuscisse a ottenere un veto, c’è il timore che la stessa autorità della concorrenza possa essere gettata nello scompiglio, aprendo potenzialmente la strada ai proprietari più ricchi di spendere in misura molto maggiore.
La vittoria potrebbe portare ad un’altra guerra legale, tutto nel contesto del caso in corso contro il City per presunte violazioni delle norme finanziarie. La divisione avviene essenzialmente tra un gruppo di club più tradizionale o di proprietà di miliardari e quelli che hanno proprietà legate allo stato o ambizioni multi-club.
I numeri esatti sono tuttavia complicati da ciò che eventuali nuove regole potrebbero significare per i prestiti storici degli azionisti. È lì che si crede che la Premier League possa vincere.
L’ultima argomentazione del City agli altri club, sostenuta dall’Aston Villa, ha avvertito che gli aggiornamenti proposti rimangono illegali e che è meglio aspettare fino a quando non verranno ricevuti i risultati completi del tribunale dal caso legale di giugno. Tuttavia, all’interno di alcuni club c’è la preoccupazione che qualsiasi ritardo di questo tipo possa consentire ai rivali di portare a termine accordi di sponsorizzazione che altrimenti sarebbero vietati.
La risposta della Premier League alla decisione di ottobre, che ha suscitato scalpore, è stata quella di rivolgersi ai suoi vari panel e condurre ardue trattative con i club. Di conseguenza hanno optato per tre cambiamenti chiave, che equivalgono a modesti emendamenti alle regole ma che potrebbero comunque consentire accordi APT più grandi.
Sebbene molti stiano inserendo tutto questo nel contesto dell’udienza più ampia contro il City, la situazione è una diretta conseguenza del rifiuto della Premier League del nuovo accordo di sponsorizzazione del club con Etihad in quanto non di giusto valore di mercato. Il Comune ha quindi intentato un ricorso legale contro tale decisione, che ha visto notevoli critiche alla normativa.
Ciononostante si è infuriato il dibattito sul fatto se la decisione del comitato abbia sostenuto la premessa generale delle regole o, come strenuamente sostenuto dal City, abbia causato la dichiarazione “illegale” dell’intero insieme di regole.
Giovedì sera i club si riuniranno a cena, dove il dibattito continuerà, anche se in un clima meno teso. L’emozione più intensa potrebbe invece essere riservata all’incontro di venerdì.