La città di Peine, vicino agli appartamenti di sale e una delle città più vicine alle operazioni di estrazione del litio. 13 aprile 2024. Antofagasta, Cile.
Cristóbal Olivares per NPR
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Atacama Desert, Cile – In cima a un percorso scosceso a Sociaire, un villaggio in collina nel profondo del Deserto di Atacama del Cile, una bandiera nera frusta nel vento sopra la casa di Jeanette Cruz.
Il sole del deserto lo ha sbiancato a una sfocatura grigio scuro, ma la sfida che rappresenta rimane forte.
Sopra ogni casa nel villaggio, luccicando al sole della sera, queste bandiere nere rappresentano la resistenza indigena di Lickanantay al mining al litio che molti dicono sta facendo a pezzi le loro comunità.
Il litio nella salamoia sotto il brillante piatto bianco di Atacama, che si estende attraverso il fondo della valle, è diventato una risorsa globale.
La città di Peine, vicino agli appartamenti di sale e una delle città più vicine alle operazioni di estrazione del litio.
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Tiene la chiave della transizione globale dell’energia verde, ma le comunità di Lickanantay che hanno abitato l’area per i millenni si chiedono cosa possano guadagnare.
“La nostra vita è contenuta in quell’acqua”, afferma Cruz, gestindo completamente verso il sale mentre si trova sulla porta bassa a casa sua. “Il giorno in cui si asciuga, siamo morti come cultura e dovremo andarcene.”
“Possono darci tutti i soldi e le risorse che vogliono, ma non torneremo mai indietro a ciò che stiamo perdendo.”
Prima che possa essere perfezionato, la salamoia ricca di litio viene pompata sulla superficie e mescolata con le acque sotterranee, quindi trasferito lentamente tra le pozze turchesi sulla superficie del sale piatto dove evapora.
I sali di carbonato di litio concentrati sono guidati in grandi convogli di camion nella città di Antofagasta sulla costa, dove vengono purificati ed esportati per essere trasformati in batterie e finiscono nel cellulare o nel veicolo elettrico.
Tre compagnie hanno ora istituito operazioni sull’Atacama Salt Flat.
Tilopozo, un’ex zona umida, che secondo gli abitanti di Peine, si asciugò a causa dell’estrazione dell’acqua da parte delle compagnie di litio. Sabato 13 aprile 2024. Antofagasta, Cile.
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SQM, un’azienda chimica cilena, opera lì dagli anni ’80. Albemarle Corp. con sede negli Stati Uniti ha avuto una concessione dal 2015 e il colosso cinese dell’elettromobilità BYD è l’ultimo a creare operazioni.
Tutti e tre hanno contratti in affitto con l’organo di sviluppo statale del Cile, Corfo, attraverso il quale il denaro è messo da parte per lo “sviluppo sostenibile delle comunità”.
“Quello che ho visto nell’area è che siamo in grado di lavorare, almeno in qualche modo, con ciascuna delle comunità, il che non era il caso prima”, ha spiegato Javier Silva, che ha gestito le relazioni di SQM con le comunità Intorno al salato Atacama per tre anni.
“Stiamo vedendo che le percezioni stanno migliorando, anche se trovi sempre una vasta gamma di opinioni”.
Come parte del loro contratto con CORFO, SQM condivide $ 15 milioni all’anno equamente tra 19 comunità nella zona; mentre ulteriori pagamenti vengono effettuati in base a fattori come la popolazione e la distanza dalle operazioni minerarie.
SQM ha accordi con cinque comunità, attraverso le quali lavora su progetti sanitari, istruzione, culturali e infrastrutturali.
I residenti nella città di Peine all’estremità del salto, nel frattempo, affermano di aver avuto un accordo con Albemarle dal 2012. Alcuni dei soldi sono stati usati per gettare un nuovo campo da calcio ai piedi della città .
Un campo da calcio, pagato dalle compagnie di litio, nella comunità indigena di Peine, la città più vicina alle operazioni minerarie al litio, nell’Atacama Salt Flat sabato 12 di aprile 2024. Antofagasta, Cile.
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BYD ha rifiutato una richiesta di commento.
Il Cile è il secondo più grande produttore mondiale di litio e ha le più grandi riserve conosciute del minerale, secondo l’US Geological Survey.
Ma c’è poco consenso tra i locali su ciò che dovrebbe essere fatto con i proventi del boom del litio.
Alcune delle comunità intorno all’appartamento salato hanno accettato un risarcimento diretto da parte delle società. Altri sono irremovibili che il danno da fare sia irreparabile e non può essere compensato dai pagamenti.
“Il litio non durerà per sempre”, sospira Sara Plaza, 72 anni, residente per tutta la vita a Peine. “Per le prossime generazioni non ci sarà acqua e non ci sarà lavoro – non ci sarà nulla.”
“È la ricchezza della cultura e dello spirito della comunità che sta scomparendo. Non è come prima, e non sarà mai come una volta. Non vedo più un futuro così luminoso.”
Durante le pianure, le croste affilate di roccia salata si snello verso il cielo come onde congelate e ciuffi di erba dura sporgono tra di loro.
Plaza cammina con totale facilità sul terreno accidentato, indicando posti sopra o appena oltre l’orizzonte senza caratteri che non sono ovvi per gli occhi stranieri.
Sara Plaza, membro della comunità indigena di Peine, cammina vicino a un pozzo di estrazione dell’acqua a Tilopozo, un’ex zona umida.
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Sara Plaza (72) membro della comunità indigena di Peine, si trova a Tilopozo, un’ex zona umida, che secondo gli abitanti di Peine, essiccati a causa dell’estrazione dell’acqua da parte delle compagnie di litio. Sabato 13 aprile 2024. Antofagasta, Cile.
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Ricorda dove gli animali pascolavano e le persone di Lickanantay nuotavano o rivestivano la loro pelle in fanghi di fango per alleviare i dolori articolari. Altri sarebbero venuti a caccia di uova di fenicottero, ma pochissimi uccelli visitano più queste parti, dice Plaza.
Mentre parla, una petroliera si alza per versare il diesel in un generatore che alimenta una pompa dell’acqua che estrae centinaia di litri di acqua al secondo dalla zona paludosa dove una volta venne a pascolare animali o nuotare.
Un recente studio condotto da scienziati dell’Università del Cile ha collegato l’estrazione delle acque sotterranee da parte dell’industria mineraria al crollo del salato Atacama, che hanno trovato affondando fino a un centimetro all’anno.
Tuttavia, lo sfruttamento dell’appartamento salino è impostato per aumentare ulteriormente.
Tilopozo, un’ex zona umida, che secondo gli abitanti di Peine, si asciugò a causa dell’estrazione dell’acqua da parte delle compagnie di litio.
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A partire dal gennaio 2031, una partnership pubblica-privata assumerà i contratti di litio, con la società nazionale di minerario del rame Codelco in possesso di una quota di maggioranza, rendendo lo stato del Cile il azionista di maggioranza.
“È un passo senza precedenti per l’industria mineraria cilena”, ha affermato il presidente Gabriel Boric del partenariato pubblico-privato all’epoca.
“Non possiamo ripetere le stesse formule del passato”, ha detto Boric. “Abbiamo bisogno di uno stato che non solo raccoglie i ricavi, ma partecipa anche all’intero processo di estrazione, produzione e generazione di prodotti al litio a valore aggiunto”.
Tuttavia, molti residenti nell’area non sono d’accordo.
“La mentalità estrattivista e orientata al profitto è già presente nelle nostre comunità”, afferma Rosa Ramos Colque, attivista di Lickanantay nella città di San Pedro de Atacama che lavora in ecoturismo. “Il tessuto sociale e culturale si è già scomposto.”
E all’altra estremità del sale piatto a Peine, l’attivista Sergio Cubillos sollecita la cautela.
“Non sappiamo abbastanza su quale impatto [of further extraction] Sarà sul salato Atacama, o se l’idrologia dell’area si adatta alla strategia nazionale di litio “, afferma.
Sabato 13 aprile 2024, membro di Sara Plaza della comunità indigena di Peine, lavora alla sua fattoria.
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Ogni sera, le strette strade terrestri di Peine diventano una pista per i veicoli degli appaltatori mentre si tuttono in cima alla città.
Cubillos afferma che c’è stato attrito in città poiché più persone sono arrivate a lavorare nel settore del litio, allungando le risorse di Peine e aumentando i valori di noleggio.
Ci sono stati persino una manciata di furti di camion e le persone hanno iniziato a sollevare recinzioni di sicurezza fuori dalle loro case. La tranquillità è passata da Peine, dice.
“Potremmo facilmente scomparire facilmente”, afferma purtroppo Cubillos mentre si trova in un piccolo parco finanziato da un accordo con una delle compagnie minerarie.
“Questa è la paura e penso che tutti la condividiamo. Molto semplicemente, la nostra cultura potrebbe cessare di esistere.”
