Il presidente eletto Donald J. Trump ha dichiarato martedì che intende cambiare il nome del Golfo del Messico in “Golfo d’America”, una delle numerose proposte di politica estera che hanno lasciato vacillanti i leader mondiali.
“Ha un bellissimo anello”, ha detto riguardo alla proposta di cambiare nome per lo specchio d’acqua che confina con diversi stati degli Stati Uniti e del Messico.
La proposta di Trump è stata accolta con derisione in Messico e gioia da parte dei comici notturni, anche se sostenitori come la deputata Marjorie Taylor Greene, repubblicana della Georgia, hanno promesso di trasformarla in realtà.
Chi ha dato il nome al Golfo del Messico?
Il nome del golfo apparve per la prima volta sulle mappe utilizzate dagli esploratori spagnoli nel XVI secolo, ben prima della fondazione degli Stati Uniti.
Mercoledì, la presidentessa del Messico Claudia Sheinbaum ha mostrato una mappa del 1607 che includeva il Golfo del Messico. Ha anche etichettato il Nord America come “America messicana”.
“Perché non la chiamiamo America messicana? Sembra carino, no?” Ha detto la signora Sheinbaum.
Trump può rinominare il Golfo?
Trump, in qualità di presidente, potrebbe premere per modificare i nomi geografici utilizzati negli Stati Uniti.
Esiste un precedente: nel 2015, il presidente Obama ha usato i suoi poteri esecutivi per cambiare il nome di una montagna dell’Alaska da “McKinley” a “Denali”. Il signor Trump ha promesso di invertire tale decisione.
Ma se altri paesi onoreranno qualsiasi cambiamento è una storia diversa.
“Oggi non esiste alcun accordo o protocollo internazionale formale per la denominazione delle aree marittime”, ha affermato in una e-mail John Nyberg, direttore dell’Organizzazione idrografica internazionale, che lavora per standardizzare e tracciare i confini marini.
L’autorità nazionale per la denominazione geografica degli Stati Uniti è l’US Board on Geographic Names, ha aggiunto.
Il Board on Geographic Names degli Stati Uniti, parte dello United States Geological Survey, afferma sul suo sito web che considera i cambiamenti di nome solo per ragioni “convincenti”. “In generale”, aggiunge, “la politica più importante riguardo ai nomi è l’uso e l’accettazione locale”.
Quali altri corpi idrici hanno nomi contestati?
Lo specchio d’acqua che separa l’Iran dall’Arabia Saudita è da tempo motivo di tensione. L’Iran lo vuole chiamato “Golfo Persico”, mentre l’Arabia Saudita preferisce “Golfo Arabico”.
La Marina degli Stati Uniti ha utilizzato il termine “Golfo Arabico” per evitare attriti con un importante alleato, ma il Board on Geographic Names degli Stati Uniti ha imposto l’uso del “Golfo Persico” per affari ufficiali.
Esiste anche una disputa sul nome del mare che confina con Giappone, Corea del Nord, Corea del Sud e Russia. Il Giappone lo chiama Mar del Giappone, mentre la Corea del Sud sostiene che per secoli è stato chiamato Mare dell’Est.
Anche il bacino idrico che confina con Brunei, Cina, Malesia, Filippine, Taiwan e Vietnam – comunemente noto come Mar Cinese Meridionale nel mondo anglofono – è oggetto di controversia. Diversi paesi hanno proposto i propri nomi per il mare per evidenziare le proprie rivendicazioni territoriali su alcune isole.
Emiliano Rodríguez Mega ha contribuito alla segnalazione.