Si ritiene che la rapida diffusione di uno degli incendi più distruttivi della storia di Los Angeles sia stata alimentata dai forti venti di Santa Ana e da mesi di siccità.
I venti di Santa Ana si verificano tra settembre e maggio, quando l’alta pressione sui deserti degli Stati Uniti sudoccidentali e la bassa pressione al largo della costa della California consentono ai venti di fluire da est a ovest, attraverso i passaggi montuosi della California verso l’oceano. Questa settimana, un forte evento di Santa Ana ha portato raffiche di 160 km/h a Los Angeles.
Con gli incendi che infuriavano lungo il percorso dei venti di Santa Ana, i detriti e le braci ardenti venivano raccolti e depositati sottovento, consentendo alle fiamme di diffondersi facilmente su vaste aree. Martedì l’incendio di Palisades, il più grande dei tanti che bruciano contemporaneamente nella regione, è aumentato da 312 ettari a 6.900.
La natura rafficata dei venti di Santa Ana ha reso gli incendi particolarmente difficili da contenere a causa della loro imprevedibilità. La California meridionale non ha ricevuto molta pioggia negli ultimi otto mesi, provocando la secchezza della vegetazione e alimentando ulteriormente gli incendi.
I venti si sono attenuati negli ultimi giorni, consentendo il dispiegamento di supporto aereo per le squadre dei vigili del fuoco a terra, ma le condizioni rimarranno burrascose con raffiche fino a 70 miglia orarie possibili in alcuni punti. Di conseguenza, l’allerta bandiera rossa resta in vigore fino a venerdì, quando si prevedono condizioni più calme. Il fumo diffuso ha portato a una pessima qualità dell’aria in tutta la regione.
Nel frattempo, la Corea del Sud sta registrando un forte calo delle temperature. Seoul e le regioni settentrionali sono scese a temperature minime di -15°C, mentre alcune aree montuose nella provincia di Gangwon hanno raggiunto -20°C. Secondo la Korea Meteorological Administration, queste sono le temperature più basse registrate finora quest’inverno.
L’ondata di freddo, accompagnata da forti venti, sta intensificando il freddo. Forti nevicate stanno interessando diverse regioni, in particolare Chungcheong meridionale, Jeolla settentrionale e meridionale, nonché le zone montuose dell’isola di Jeju. Forti raffiche e cumuli di neve stanno creando condizioni simili a bufere di neve e aumentando il rischio di interruzioni di corrente.
Il freddo estremo può essere attribuito al vortice polare che incombe sulla Corea del Nord, che porta aria artica attraverso i venti nord-occidentali.