La Germania si prepara alle elezioni generali del Bundestag, la camera bassa del parlamento, che si terranno il 23 febbraio, dopo il crollo della coalizione “a semaforo” composta da socialdemocratici, liberali e verdi. Il sistema elettorale del paese è altamente proporzionale, quindi i sondaggi danno una buona indicazione su quale forma di governo potrebbe essere possibile dopo le elezioni.
Ultimi sondaggi d’opinione tedeschi
% media mobile su 14 giorni
CDU/CSU
SPD
Verde
FDP
AfD
Linke
Fonte: media mobile del Guardian dei dati recenti del sondaggio di wahlrecht.de,
ultimo aggiornamento
Chi è chi? Profili dei partiti
Possibili coalizioni post-elettorali
È molto improbabile che qualche partito ottenga la maggioranza al Bundestag, quindi i partiti e gli elettori tedeschi stanno già pensando a quali coalizioni potrebbero essere possibili. I due principali partiti di centrosinistra e di centrodestra hanno già prestato servizio nelle coalizioni del Bundestag, e le coalizioni con i Verdi o il FDP non sono insolite. Una considerazione importante è che la quota di seggi di un partito nel Bundestag è solitamente leggermente maggiore della sua quota di voti complessiva, perché i partiti che non riescono a superare la quota di voti nazionale del 5% – con alcune eccezioni – non ottengono seggi, quindi i seggi sono distribuiti proporzionalmente tra i partiti che lo fanno. Queste proiezioni approssimative sono quindi solo una guida a ciò che potrebbe essere fattibile.
Quota % stimata di seggi
Escludere:
Se un partito non riesce a raggiungere il 5% dei voti e ottiene meno di tre seggi elettorali, viene escluso dal Bundestag e la quota di voti ottenuta dagli altri partiti aumenta leggermente. Puoi scegliere di vedere la proiezione senza due partiti principali che potrebbero non riuscire a raggiungere il 5% facendo clic sui pulsanti qui sopra.
Il Bundestag uscente
È chiaro dalla composizione dell’attuale camera che il governo di Scholz non potrebbe sopravvivere senza il FDP, ma avrebbe anche faticato a formare una nuova coalizione che non includesse i conservatori CDU/CSU. Dal canto suo, il partito di Friedrich Merz avrebbe più da guadagnare da nuove elezioni che dal sostegno alla cancelliera.