Nadhmi al-Nasr, amministratore delegato di lunga data del progetto di sviluppo saudita Neom da 500 miliardi di dollari lanciato dal principe ereditario Mohammed bin Salman, se ne è andato, secondo una dichiarazione di Neom rilasciata martedì che non ha fornito alcuna motivazione per la partenza.
Il principe Mohammed ha investito centinaia di miliardi di dollari in progetti di sviluppo attraverso il fondo sovrano PIF del regno.
Il megaprogetto del Mar Rosso, uno sviluppo urbano e industriale delle dimensioni del Belgio che ospiterà quasi 9 milioni di persone, è al centro del piano Vision 2030 del principe, che mira a diversificare l’economia lontano dal petrolio.
Ma alcuni progetti hanno dovuto essere ridimensionati a causa dell’aumento dei costi, tra cui la Line, una città futuristica tra mura a specchio che si estende per 170 km (106 miglia) nel deserto all’interno di Neom.
Reuters ha riferito a maggio che il PIF da 925 miliardi di dollari stava valutando una riorganizzazione, con l’obiettivo di concentrarsi maggiormente sugli investimenti che hanno maggiori possibilità di successo. L’Arabia Saudita, il principale esportatore di petrolio al mondo, è ancora fortemente dipendente dai proventi degli idrocarburi, e i bassi prezzi del petrolio e la produzione hanno intaccato le casse statali.
Aiman al-Mudaifer è stato nominato amministratore delegato ad interim di Neom. È a capo della divisione immobiliare locale del PIF dal 2018 e ha una profonda conoscenza di Neom e dei suoi progetti, si legge nella dichiarazione di Neom.
“Mentre Neom entra in una nuova fase di consegna, questa nuova leadership garantirà continuità operativa, agilità ed efficienza per soddisfare la visione generale e gli obiettivi del progetto”, si legge nel comunicato stampa.
Nel suo ruolo al PIF, Mudaifer supervisiona tutti gli investimenti immobiliari locali e i progetti infrastrutturali ed è membro del consiglio di amministrazione di diverse importanti società del regno.