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Il miglior piazzamento in campionato ottenuto dal Nottingham Forest in 28 anni è arrivato la scorsa stagione. L’obiettivo era uno e uno solo: evitare la retrocessione. Ci sono riusciti, finendo 16°, il miglior piazzamento nella piramide dal nono posto della stagione 1995/96.
Il record del Forest nella massima serie fino ad allora nell’era della Premier League era di quattro stagioni, due retrocessioni e un terzo posto, improbabile.
Dopo essere sopravvissuti al quinto anno nella division, con i titoli fuori campo che hanno fatto più scalpore di qualsiasi cosa abbiano fatto in campo, pochi si sarebbero aspettati molto altro che più o meno lo stesso dai Reds nel 2024/25.
Ma sotto Nuno Espirito Santo, e sfruttando al massimo le esitazioni degli altri, gli errori inattesi e la generale mancanza di coerenza, i “Tricky Trees” sono diventati una delle storie della stagione, attualmente cercando di spingere per l’Europa e forse anche di eguagliare quel podio del ’95, se tutto si avvicina perfettamente secondo i piani.
Ovviamente la strada da percorrere è lunga e non ci sono garanzie. Anche così, con il terzo miglior record difensivo, il terzo miglior record in trasferta e l’attuale miglior stato di forma del campionato, non manca l’ottimismo al City Ground.
Non sono mancati nemmeno i giocatori messi in evidenza per la loro ritrovata risolutezza e coerenza difensiva, con l’acquisto estivo di Nikola Milenkovic indiscutibilmente eccellente. Ma il Forest non si è limitato a raggiungere il pareggio o a cercare di evitare la sconfitta: ha vinto le partite in modo proattivo.
In effetti, solo la capolista Liverpool ha ottenuto più vittorie delle 11 del Forest in questa stagione, con cinque vittorie consecutive a suo nome in vista del 2025.
Hanno un piano, una coerenza nella loro formazione, uno stile visibile e un’esecuzione regolare: tutto questo ovviamente testimonia il lavoro svolto da Nuno.
L’allenatore ha trovato la miscela tattica adatta alla sua squadra e, forse ancora più importante, al management per ottenere il meglio da loro su base regolare. Ha indubbiamente ottenuto miglioramenti da parte di individui, Anthony Elanga e Chris Wood ne sono i primi esempi, ma allo stesso tempo ha trovato un modo per sbloccare regolarmente il meglio dai suoi molto più bello.
E quello è Morgan Gibbs-White.
Lo scorso trimestre, sicuramente dall’inizio della primavera in poi, l’ex Lupi faceva di tutto, ovunque per il Forest; Vincitore di palla, portatore di palla, creatore di occasioni e marcatore in diversi momenti cruciali, a volte sembrava una squadra composta da un solo uomo per assicurarsi che rimanessero in piedi.
Quest’anno, con più equilibrio ed energia alle spalle a centrocampo e un attacco migliore attorno e davanti a lui, le sue vere qualità nel possesso palla e nello sfruttamento dello spazio vengono mostrate più frequentemente, in modo più efficace. Ciò non va a scapito del fatto che continua a mostrare un ritmo di lavoro e un impegno fuori dal comune; questa è una squadra che lotta l’una per l’altra, con il mandato di macinare chilometri per assicurarsi che l’eccellenza del terzo finale ripaghi.
Nella rosa di Forest, Gibbs-White si classifica tra i primi tre su base 90 minuti per ciascuno dei gol attesi, tiri in porta, occasioni create, grande occasioni create (quelle di un’occasione di calibro statisticamente superiore in porta), assist attesi e passaggi lunghi accurati. Indipendentemente dal fatto che tu dia importanza o meno al gioco dei numeri, l’enorme varietà di questi tratti sottolinea il suo status di uomo in tutte le occasioni di partita. Tra i giocatori nel suo ruolo, trequartista, nei massimi campionati europei nell’ultimo anno, si colloca nel 91esimo percentile per quanto riguarda le occasioni da tiro per i compagni di squadra.
Tutto questo, e nonostante la sua posizione elevata, per una squadra che ha segnato solo il 13esimo miglior numero di gol in Premier League in questa stagione: 26 in 19 partite dimostrano la loro efficienza tanto quanto la loro capacità di migliorare ancora in quest’area del campionato. parco.
Il riconoscimento internazionale è arrivato verso la fine del 2024; uno dei membri della banda promossa da Lee Carsley per guadagnare presenze con l’Inghilterra a settembre, questa è stata la giusta ricompensa per Gibbs-White che si è forgiato un ruolo in prima squadra e un modo di giocare coerente, dopo un periodo balbettante in una squadra dei Wolves che non sembrava mai fidarsi di lui Abbastanza.
Il Forest ora ha ambizioni molto più elevate rispetto al suo vecchio club, e Gibbs-White è al centro di tutto. Il fatto che rimanga in forma a lungo termine sarà altrettanto fondamentale affinché il club possa rivendicare un posto nelle competizioni europee, per la prima volta in tre decenni, così come i poteri di arresto di Milenkovic o l’abilità da gol di Wood continuano a brillare in questo periodo.