SIVIGLIA, Spagna – La rotta migratoria atlantica che collega le nazioni dell’Africa occidentale con le Isole Canarie spagnole ha stabilito un nuovo record nel 2024, con almeno 46.843 arrivi nell’arcipelago spagnolo, secondo i dati annuali pubblicati dal Ministero dell’Interno spagnolo. Il numero ha superato il record precedente dello scorso anno e rappresenta un aumento del 17%.
Il numero, pubblicato giovedì in un rapporto del Ministero dell’Interno spagnolo, arriva nonostante i continui sforzi del governo spagnolo e dell’Unione Europea per affrontare la crisi migratoria. La Spagna e l’UE hanno cercato di fornire aiuti ai paesi di origine per stimolare lo sviluppo e controllare la partenza dei migranti.
I migranti spesso percorrono più di 1.600 miglia via mare per raggiungere le Isole Canarie. Il Senegal e la Mauritania sono due dei punti di partenza più comuni per i migranti, che provengono da diversi paesi del continente africano per sfuggire ai conflitti armati, alla povertà o alla mancanza di opportunità. Nel 2024, anche un piccolo numero di migranti provenienti dai paesi del sud-est asiatico ha raggiunto l’arcipelago spagnolo, sollevando preoccupazioni sul fatto che la rotta mortale, lungi dal scoraggiarli, potrebbe attrarre migranti da altri continenti.
La rotta migratoria atlantica è una delle più mortali al mondo. L’organizzazione umanitaria spagnola Caminando Fronteras (Walking Borders) ha valutato in un recente rapporto che oltre 10.000 migranti sono morti l’anno scorso nel tentativo di raggiungere le Isole Canarie via mare.
L’aumento registrato lo scorso anno nel numero di migranti che raggiungono le Isole Canarie è stato evidenziato dall’arrivo di quasi 2.000 migranti negli ultimi giorni del 2024. La notizia della morte di 69 migranti dopo che una barca è affondata il 19 dicembre, secondo le autorità maliane, è stata un’esplosione promemoria del pericolo rappresentato da questa rotta migratoria.
Il numero di arrivi di migranti nelle Isole Canarie ha sopraffatto il governo locale e ha acceso un dibattito nazionale sulla gestione degli oltre 5.500 minori attualmente detenuti nelle strutture governative. I negoziati sul trasferimento di questi minori nel continente spagnolo sono in corso, ma i partiti nazionali sono in stallo sull’approvazione della nuova legislazione che determinerà la distribuzione dei minori nelle altre 16 regioni autonome della Spagna.