Gli agenti dell’FBI affermano di aver sventato un possibile attacco contro un gruppo americano filo-israeliano, apparentemente programmato per la prima notte di Hanukkah.
Gli agenti hanno arrestato Forrest Kendall Pemberton dopo che si era recato presumibilmente nella città di Plantation in Florida per esplorare gli uffici locali dell’America Israel Public Affairs Committee (Aipac) e ha tentato di tornare più tardi con armi da fuoco “nascoste”.
Ora deve affrontare l’accusa federale di stalking ed è accusato di essersi recato negli uffici dell’organizzazione con l’intenzione di “uccidere, ferire, molestare e intimidire” le persone che vi lavoravano.
I documenti del tribunale ottenuti dalla CBS dicono che Pemberton è stato rintracciato in un hotel a circa due miglia dall’indirizzo di Aipac in Florida il 22 dicembre. I pubblici ministeri affermano che si trovava a bordo di un veicolo in condivisione a Tallahassee il 25 dicembre, il primo giorno di Hanukkah, con tre armi da fuoco, incluso un fucile in stile AR, e munizioni quando le forze dell’ordine hanno fermato il veicolo.
Anche se i documenti di addebito non menzionano specificamente Aipac, citano l’organizzazione presa di mira come avente una dichiarazione di missione identica a quella del gruppo, citando allo stesso tempo il linguaggio identico dal suo sito web. Aipac ha un indirizzo registrato a Plantation.
Gli investigatori che hanno intervistato Pemberton il giorno dopo il suo arresto lo citano in una dichiarazione giurata dell’FBI secondo cui avrebbe preso di mira l’organizzazione “a causa della sua influenza politica” e a causa della sua “frustrazione per lo status quo”.
Alla domanda se avesse intenzione di inscenare un evento con vittime di massa seguito dal suo suicidio, Pemberton avrebbe risposto: “Non so davvero se avrei posto fine a tutto con la mia vita o no. Non ero ancora arrivato a quel punto. Dipendeva interamente se alla fine venivo catturato oppure no. Se catturati, quella era una via d’uscita.
Ha detto loro che “alla fine ha deciso di non” intraprendere “azioni penali”.
I documenti del dipartimento di giustizia dicono che gli agenti hanno agito dopo aver ricevuto una soffiata dalla famiglia di Pemberton che aveva trovato un biglietto in cui diceva di voler “chiudere il cerchio”, “attizzare le fiamme” e dire “arrivederci”. Suo padre ha detto agli investigatori che potrebbe portare con sé un fucile AR-15, una pistola Luger da 9 mm e un fucile Galil, armi corrispondenti a quelle degli ufficiali successivamente trovate in suo possesso.
Pemberton è stato detenuto in custodia fino all’udienza della corte federale a Gainesville prevista per lunedì prossimo.
In una dichiarazione, un portavoce dell’Aipac ha dichiarato: “Prendiamo molto sul serio queste minacce e stiamo lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine su questa questione. Non ci faremo scoraggiare dagli estremisti nel perseguire la nostra missione di rafforzare le relazioni con il prezioso alleato dell’America, Israele. Apprezziamo profondamente il lavoro svolto dall’FBI per fermare questo individuo”.