Sabato 21 dicembre si è verificata una tempesta di neve sulle Alpi a causa di una depressione situata sul Mare Adriatico. Questa depressione ha permesso all’aria relativamente calda e umida di spingersi verso le Alpi, condensandosi e cadendo sotto forma di neve quando incontrava la massa d’aria alpina molto più fredda. Le nevicate sono continuate per diversi giorni, con oltre 1 metro di neve su alcune vette e abbondanti nevicate in molte località sciistiche. Di conseguenza nel periodo natalizio il rischio valanghe era notevole.
Anche le stazioni sciistiche in Bulgaria hanno subito abbondanti nevicate a partire dal giorno di Natale, che hanno causato disagi nella zona montuosa occidentale, dove le stazioni sciistiche hanno dovuto chiudere temporaneamente a causa della chiusura delle strade. Particolarmente colpite sono state le città di Troyan, Samokov e Teteven a causa dei cumuli di neve e delle interruzioni di corrente.
Nel frattempo, nello stato indiano dell’Himachal Pradesh, lunedì una forte nevicata ha causato quattro morti. La città di Rohru ha ricevuto la nevicata più elevata con 24 cm, seguita dalle città di Sangla e Shillai che hanno ricevuto rispettivamente 16,5 cm e 15,3 cm. Più di 200 strade sono state chiuse in tutto lo stato, con più di 1.000 veicoli bloccati vicino al tunnel Atal a Manali, richiedendo un’operazione di salvataggio durata 12 ore.
All’inizio di questa settimana, un sistema di bassa pressione ha portato forti piogge e forti venti sulle Fiji, causando notevoli inondazioni. L’agenzia meteorologica della Nuova Zelanda ha dichiarato che sono caduti 130 mm di pioggia in 24 ore dalle 15:00 della vigilia di Natale alle 15:00 del giorno di Natale.
Le inondazioni del fiume hanno rappresentato un grave problema e la polizia ha consigliato ai residenti di spostarsi su un terreno più elevato. Le strade sono state danneggiate a causa dell’alluvione e ora c’è il rischio di frane. Si prevede ulteriore pioggia in tutte le Fiji con l’arrivo di un altro sistema di bassa pressione più avanti questa settimana.
Le condizioni tempestose hanno portato grandi mareggiate a Santa Cruz, in California, questa settimana, con stime di mareggiate che raggiungono i 10,7 metri (35 piedi). Il molo comunale, in costruzione, è crollato parzialmente, precipitando in mare per circa 45 metri. Ciò segue un’altra tempesta della settimana precedente, che ha portato velocità del vento fino a 60 miglia all’ora a San Francisco, e un tornado che si è sviluppato nella Scotts Valley a circa 70 miglia a sud di San Francisco, che ha squarciato la città facendo cadere alberi e automobili.