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L’annuncio del contratto da allenatore di Andy Murray con Novak Djokovic ha colto di sorpresa l’intero mondo del tennis.
Djokovic è andato sui social media sabato pomeriggio per rivelare che uno dei suoi più grandi rivali ora farebbe parte della stessa squadra.
Qui, l’agenzia di stampa PA risponde alle domande chiave sulla partnership.
Quanto è grande la sorpresa?
Uno enorme. Murray aveva ipotizzato – prima del suo ritiro – che allenare avrebbe potuto essere una strada per lui, ma i tempi del suo ritorno in tournée e, soprattutto, il giocatore con cui lo farà sono un grande shock.
Qual è il problema?
Per ora si tratta solo di un accordo a breve termine, con Murray che si unirà a Djokovic per il suo allenamento pre-campionato e poi lo accompagnerà agli Australian Open, dove il serbo cercherà di vincere l’undicesimo titolo.
Potrebbe essere ulteriormente esteso?
Perché no? Djokovic ha ceduto quest’anno l’ascesa nel tennis maschile a Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, ma questa mossa sembra segnalare che non è pronto ad accettare il nuovo ordine. Se Murray riuscirà ad aiutare il 37enne a riscoprire il suo vantaggio, potrebbe seguire un accordo a lungo termine.
Cosa può offrire Murray?
Murray non ha esperienza come allenatore, ma era considerato uno dei giocatori più astuti tatticamente, mentre conosce molto bene Djokovic, avendolo affrontato per la prima volta quando entrambi gli uomini – nati a solo una settimana di distanza – avevano 11 anni. Murray ha un’esperienza molto recente nell’affrontare i giocatori che Djokovic affronterà e può rafforzare i maggiori punti di forza del serbo, essendone uscito molte volte dalla parte sbagliata, forse anche evidenziandone le strane debolezze. Significherà anche che un volto familiare rimarrà vicino dopo il ritiro di tutti i più grandi rivali di Djokovic.
Cosa ci guadagna Murray?
Una sfida affascinante che ovviamente era troppo bella per rifiutare. Djokovic è senza dubbio il giocatore più completo di tutti i tempi, quindi non ha bisogno che Murray gli dica come colpire dritti e rovesci, ma lo scozzese crederà di poter aggiungere valore dal punto di vista tattico e come cassa di risonanza. Le loro dinamiche come partnership e il modo in cui Murray si adatterà alla vita dall’altra parte saranno affascinanti.