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La polizia brasiliana accusa l’ex presidente Jair Bolsonaro di tentato colpo di stato: NPR

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L’ex presidente Jair Bolsonaro si rivolge ai sostenitori durante una manifestazione a San Paolo, Brasile, 25 febbraio 2024.

L’ex presidente Jair Bolsonaro si rivolge ai sostenitori durante una manifestazione a San Paolo, Brasile, 25 febbraio 2024.

André Penner/AP


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RIO DE JANEIRO, Brasile – La polizia federale brasiliana afferma che l’ex presidente di destra, Jair Bolsonaro, ha tentato di lanciare un colpo di stato nel 2022 per rimanere in carica dopo la sua sconfitta elettorale. La polizia ha incriminato altre 36 persone, come parte di quella che secondo loro era una cospirazione criminale operante per mantenere Bolsonaro al potere, dopo aver perso le elezioni del 2022 contro il presidente Luiz Inácio Lula da Silva.

Tra le dozzine che presumibilmente fanno parte della cospirazione ci sono l’ex ministro della Difesa di Bolsonaro, che era anche il suo vicepresidente alla vicepresidenza, e una serie di ex stretti collaboratori. Il rapporto della polizia federale definisce il colpo di stato un tentativo di “smantellare violentemente lo Stato costituzionale”.

Il rapporto di quasi 900 pagine ora va alla Corte Suprema del Brasile per essere deferito al procuratore generale che deciderà se procedere o meno a processare l’ex presidente.

I sostenitori dell'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro prendono d'assalto il palazzo del Congresso Nazionale, a Brasilia, Brasile, l'8 gennaio 2023.

I sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro hanno preso d’assalto il palazzo del Congresso Nazionale, a Brasilia, Brasile, l’8 gennaio 2023.

Eraldo Peres/AP


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Eraldo Peres/AP

La polizia stava indagando sugli eventi che hanno preceduto le rivolte avvenute nella capitale Brasilia l’8 gennaio 2023, quando poco dopo l’insediamento del rivale di sinistra di Bolsonaro, migliaia di sostenitori di Bolsonaro hanno preso d’assalto il palazzo presidenziale, la Corte Suprema e il Congresso.

Martedì, i funzionari hanno arrestato quattro membri dell’esercito, tra cui un aiutante di Bolsonaro che, secondo loro, era colluso nell’assassinare l’allora presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva, suo vicepresidente e giudice della Corte Suprema. Il piano era quello di innescare un’emergenza federale che avrebbe consentito a Bolsonaro di dichiarare lo “stato d’assedio” e rimanere al potere come governo provvisorio.

Anche ex funzionari dell’amministrazione Bolsonaro accusati di coinvolgimento nel presunto complotto, tra cui il ministro della Difesa Walter Braga Netto, l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Augusto Heleno, il capo del partito di Bolsonaro, Valdemar Costa Neto e l’ex ministro della Giustizia Anderson Torres.

In un post su X, Bolsonaro ha detto che i suoi avvocati dovrebbero esaminare più da vicino l’accusa. Se condannato per tentato colpo di stato e associazione a delinquere, l’ex presidente potrebbe rischiare anni di prigione. Bolsonaro ha negato tutte le accuse e afferma di essere perseguitato politicamente.

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