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Una persona LGBTQ+ su quattro non si sente la benvenuta agli eventi sportivi dal vivo – Stonewall

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Una persona LGBTQ+ su quattro non si sente la benvenuta agli eventi sportivi dal vivo, ha scoperto una nuova ricerca commissionata da Stonewall.

La ricerca è stata condotta attraverso l’agenzia di ricerche di mercato e analisi Opinium tra il 24 gennaio e l’11 marzo di quest’anno tra 2000 persone LGBTQ+ e ha scoperto che alcuni si sentono ancora sgraditi o insicuri mentre giocano o guardano lo sport.

È inoltre emerso che una persona LGBTQ+ su quattro non si sente benvenuta nei gruppi sportivi o negli sport di squadra della comunità.

Una persona su cinque che ha partecipato a un evento sportivo dal vivo nell’ultimo anno si è sentita discriminata perché è LGBTQ+, mentre una persona LGBTQ+ su tre di colore, asiatica e di minoranza etnica che ha partecipato a un evento sportivo dal vivo nell’ultimo anno ha riferito di aver subito discriminazioni.

Inoltre, una persona su cinque che ha frequentato un fitness club o un gruppo sportivo nell’ultimo anno ha subito discriminazioni a causa del proprio orientamento sessuale e/o identità di genere.

Lo studio arriva nel bel mezzo della campagna Rainbow Laces di Stonewall, che è in corso dal 2013 e mira a rendere lo sport inclusivo per tutti incoraggiando le persone ad allacciarsi per mostrare il loro sostegno all’inclusione LGBTQ+.

La campagna di quest’anno è iniziata nel fine settimana con i tornei Women’s Super League, Women’s Championship e Grand Slam of Darts, insieme al coinvolgimento della Federcalcio e delle squadre di calcio di base, mentre la Premier League mostrerà il proprio sostegno nella prima settimana di dicembre.

L’attaccante del Blackpool Jake Daniels è l’unico giocatore maschio britannico attualmente ad essere apertamente gay e crede che le statistiche mostrino che “troppe” persone LGBTQ+ si sentono ancora sgradite nello sport.

Ha detto: “So in prima persona come ci si sente a dover nascondere chi sei in campo e l’impatto che ha sulla partecipazione agli sport che ami. È grazie a campagne come Rainbow Laces che sempre più giocatori e fan LGBTQ+ possono dedicarsi pienamente a questo bellissimo gioco e allo sport nel suo complesso.

“Anche se abbiamo visto tanti progressi negli ultimi dieci anni, queste statistiche evidenziano che troppi di noi si sentono ancora sgraditi e insicuri nello sport. Nel 2024, le persone LGBTQ+ meritano di meglio. Sono orgoglioso di sostenere Rainbow Laces quest’anno, per aiutare tutti noi ad avere l’opportunità di partecipare e sentirsi parte degli sport che amiamo”.

Fonte

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