La polizia italiana ha recuperato un tesoro di tesori funerari, ritenuti appartenuti a principesse etrusche, che sono stati scavati illegalmente da una vasta tomba sotterranea nella regione Umbria.
I reperti, che comprendevano otto urne, due sarcofagi – uno contenente i resti di una donna di età compresa tra i 40 e i 45 anni – e accessori di bellezza, provenivano da un ipogeo che è stato fatto risalire a un’influente famiglia etrusca vissuta tra il 300 a.C. e il 100 a.C.
Parte dell’antico luogo di sepoltura è stato scoperto nel 2015, da un contadino che stava arando un terreno nei pressi del centro abitato di Città della Pieve.
Un’indagine della squadra italiana per i crimini artistici è iniziata all’inizio di quest’anno quando gli investigatori si sono imbattuti nelle foto delle reliquie, che hanno un valore stimato di 8 milioni di euro, che due “tombe raider” avevano pubblicato online nella loro ricerca di acquirenti all’estero.
I sospettati erano due uomini d’affari locali, uno dei quali aveva pubblicato una sua foto accanto al bottino.
La polizia ha intercettato i telefoni dei presunti ladri e presto è stata condotta in un’area vicina al sito originariamente scoperto che era stato saccheggiato. Uno degli indagati è il proprietario del terreno. I due sono stati arrestati con l’accusa di furto e commercio di merce rubata.
Tra i cimeli c’erano quattro specchi di bronzo, un pettine in osso e un vaso da profumo che conteneva ancora tracce del suo profumo, oltre a brocche che venivano comunemente utilizzate dalle donne etrusche durante i banchetti. Si tratta di una delle scoperte più significative di reperti etruschi effettuate a seguito di un’indagine della polizia, hanno detto gli esperti.
La civiltà etrusca prosperò in Italia, soprattutto in Toscana e Umbria, per 00 anni prima dell’arrivo della Repubblica Romana, e segni della sua presenza sono sparsi in entrambe le regioni.
Nel 2022, in una rete di terme costruite dagli Etruschi a San Casciano dei Bagni, in Toscana, è stata scoperta una collezione di statue in bronzo preservate per migliaia di anni dal fango e dall’acqua bollente.
Le 24 statue parzialmente sommerse, risalenti a 2.300 anni fa, includevano un efebo addormentato che giace accanto a Hygeia, la dea della salute, con un serpente avvolto attorno al suo braccio.
La polizia italiana recupera regolarmente le reliquie rubate dai tombaroli, che per anni hanno fatto fortuna scavando nei siti archeologici italiani e rubando tesori da rivendere ai trafficanti d’arte di tutto il mondo.