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Jarrod Bowen ha predetto a suo padre che questa settimana avrebbe infranto il suo gol con l’Inghilterra.
L’attaccante del West Ham ha segnato il quarto gol dell’Inghilterra nel 5-0 contro la Repubblica d’Irlanda, che ha posto fine al regno di Lee Carsley come allenatore ad interim.
Il gol di Bowen, arrivato con il suo primo tocco pochi secondi dopo essere entrato in campo, ha coronato una settimana folle, che lo ha visto essere convocato in ritardo in squadra dopo una serie di ritiri.
“È un onore giocare per l’Inghilterra ogni volta che ne ho l’opportunità. Quindi segnare quel primo gol era sempre nella mia mente”, ha detto.
“Non dovevo essere in rosa, sapevo che quando l’allenatore mi ha chiamato e mi ha chiesto se ero disposto a venire è stato un gioco da ragazzi. E’ un onore entrare.
“Ho detto a mio padre che questo potrebbe essere il mio momento, ci vuole un po’ di fortuna e l’ho capito.
“Ho detto che poteva essere il mio momento di segnare per l’Inghilterra. L’ho detto quando “Cars” mi ha chiamato domenica scorsa.
“Ovviamente è una situazione difficile quando non sei in rosa e poi vieni convocato.
“Per me è stata una situazione diversa da quelle in cui mi ero trovato prima, ma ho pensato che questa potesse essere un’opportunità per me di segnare e questo ha dato i suoi frutti”.
Il gol di Bowen è arrivato da un calcio di punizione intelligente dove Jude Bellingham lo ha indirizzato al limite dell’area. Ma le cose sarebbero potute andare diversamente se l’allenatore Ashley Cole avesse avuto la meglio.
“Avrei dovuto prendere il calcio di punizione”, ha rivelato Bowen. “Ashley Cole mi ha detto di prenderlo e di metterlo sul primo palo, ma ‘H’ (Harry Kane) e Jude avevano qualcosa in serbo.
“Mi stavo semplicemente mettendo in posizione, cercando di sembrare disinteressato per non essere segnato.
“È stata una bellissima palla di Jude e l’ho colpita in modo netto, ho alzato lo sguardo e ho visto che il portiere non si stava tuffando e ha colpito il fondo della rete.
“In quel momento ho pensato ‘gol’ e poi sono tornato indietro e ho pensato ‘se questo arbitro si mette la mano all’orecchio e chiede il VAR, lo perdo’. Ma è stato solo un sollievo e un altro giorno avrei potuto averne di più, ma ero contento del primo.
“Probabilmente è un sollievo più di ogni altra cosa.”