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L’Italia libera l’iraniano ricercato dagli Usa per l’attacco con droni in Giordania | Italia

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L’Italia ha rilasciato un cittadino iraniano ricercato dagli Stati Uniti per un attacco di droni in Giordania che uccise tre americani un anno fa, dopo che il ministro della Giustizia italiano aveva chiesto a un tribunale di revocare il suo arresto.

Mohammad Abedini è già tornato in Iran, ha detto domenica pomeriggio la TV di stato iraniana.

Mercoledì avrebbe dovuto comparire davanti al tribunale di Milano in relazione alla sua richiesta di arresti domiciliari in attesa di estradizione negli Stati Uniti.

Abedini è stato arrestato su mandato americano il 16 dicembre, tre giorni prima che la giornalista italiana Cecilia Sala fosse arrestata mentre era in viaggio di reportage in Iran. Sala, che si credeva fosse considerata merce di scambio per il rilascio di Abedini, è tornata a casa la settimana scorsa.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato Abedini di aver fornito all’Iran la tecnologia dei droni utilizzata in un attacco del gennaio 2024 contro un avamposto americano in Giordania che uccise tre soldati americani.

In una nota ufficiale sul caso diffusa domenica dal Ministero della Giustizia italiano si legge che secondo i trattati di estradizione tra Italia e Stati Uniti, “solo i crimini punibili secondo le leggi di entrambe le parti possono portare all’estradizione, una condizione che, in base allo stato di documenti, non possono considerarsi esistenti”.

Il ministero ha affermato che l’eventuale accusa contro Abedini – associazione per delinquere per aver violato l’International Emergency Economic Powers Act, una legge federale statunitense – “non corrispondeva ad alcuna condotta riconosciuta come reato dalla legge italiana”.

La TV di stato iraniana ha affermato che il rilascio e il ritorno di Abedini sono avvenuti dopo che il ministero degli Esteri iraniano aveva seguito il caso, così come i “colloqui” tra il ministero dell’intelligence iraniano e i servizi segreti italiani.

Il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha descritto una “triangolazione diplomatica” con l’Iran e gli Stati Uniti come la chiave per garantire il rilascio di Sala, confermando per la prima volta che gli interessi di Washington entrano nei negoziati.

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Il rilascio di Sala è avvenuto dopo che la Meloni ha fatto un viaggio a sorpresa in Florida per incontrare il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, nella sua tenuta di Mar-a-Lago.

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