Domenica l’allenatore del Milan Paulo Fonseca ha respinto le crescenti speculazioni sul suo futuro, sottolineando di non aver discusso del suo ruolo con nessuno e di non avere timori.
Le voci sulla sua possibile partenza hanno dominato la copertura mediatica italiana del pareggio per 1-1 del Milan in casa contro l’AS Roma in Serie A.
La sua squadra ha avuto finora una stagione tiepida, ottava nella classifica nazionale e dodicesima in Champions League.
“Ho avuto un incontro difficile con Zlatan?” Fonseca ha detto delle voci di aver parlato con il consigliere senior del club ed ex giocatore Zlatan Ibrahimovic.
“No, non ho parlato con nessuno. Non ho visto nessuno del club. Non posso dire altro. Non riesco a inventarmi cose che non sono accadute”, ha detto in conferenza stampa.
“Mai in vita mia ho avuto paura nel calcio. E continuerò così. Per me è importante avere sempre la coscienza a posto: lavoro, sono onesto con chi lavora con me.
“Non ho paura di niente.”
Fonseca ha detto che ha intenzione di guidare il Milan nella semifinale di Supercoppa Italiana dopo Capodanno contro la Juventus a Riad.
“Posso aspettarmelo”, ha detto. “Non ho segnali contrari. Adesso vado a casa, guardo la partita e poi penserò a lavorare”.
Ha detto di non avere rimpianti per il lavoro svolto finora al Milan da quando è arrivato a giugno, prendendo il posto di Stefano Pioli.
Nella partita di domenica, Fonseca è diventato il centro dell’attenzione poco prima dell’intervallo, quando le sue proteste per Tijjani Reijnders caduto all’interno dell’area hanno portato alla sua espulsione per dissenso dopo che l’arbitro aveva fatto segno di continuare il gioco.
“Ho esagerato nella protesta in quel momento, ma non voglio dire nulla. E’ una situazione molto chiara per me”, ha detto Fonseca al servizio streaming DAZN.