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Le nanofibre amidacee infrangono il record di pasta più sottile al mondo

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Il record mondiale per la pasta più sottile è stato infranto, anche se le nuove tagliatelle strette sono più adatte a condire le ferite che alla tavola.

Dalla farina bianca, i ricercatori hanno creato nanofibre ricche di amido che hanno uno spessore medio di circa 370 nanometri, ovvero circa due centesimi dello spessore di un capello umano. I nano-noodles potrebbero essere utilizzati in bende biodegradabili, hanno riferito il chimico Adam Clancy e colleghi il 30 ottobre in Progressi su scala nanometrica.

Per preparare l’“impasto” dei noodles, gli scienziati hanno mescolato la farina con acido formico, un liquido che aiuta a srotolare le lunghe molecole di amido presenti nella farina. “Normalmente, se si vuole cuocere l’amido, si usano acqua e calore per rompere lo stretto accumulo di amido”, afferma Clancy, dell’University College di Londra. “Lo facciamo chimicamente con l’acido formico. Quindi lo mettiamo effettivamente in salamoia invece di cucinarlo.

I ricercatori hanno riscaldato attentamente l’impasto per dargli la giusta consistenza. Quindi, attraverso una tecnica chiamata elettrospinning, hanno usato una carica elettrica per tirare la miscela attraverso un ago e su un piatto a pochi centimetri di distanza (SN: 4/4/06). Le molecole di amido si aggrovigliano tra loro uscendo dall’ago, formando un getto continuo. Mentre il getto vola nell’aria, l’acido formico evapora, lasciando dietro di sé una fibra sottile. Dopo circa 30 secondi la fibra forma un sottile tappeto sulla piastra.

I tappetini realizzati con nanofibre amidacee hanno in genere pori abbastanza grandi da far passare le molecole d’acqua ma troppo piccoli per consentire l’ingresso dei batteri, rendendoli opzioni interessanti per bende e medicazioni per ferite. Precedenti ricerche hanno realizzato tappetini elettrofilati da amido puro, ma il processo di estrazione dell’amido dalla materia vegetale richiede un elevato consumo di energia e acqua. Il nuovo studio mostra che l’estrazione non è strettamente necessaria.

“Se lo usi per le bende, non ha molta importanza che ci siano cellulosa e proteine”, dice Clancy.

Poiché le fibre sono costituite da farina essiccata, possono essere classificate come pasta. Ciò li rende la pasta più sottile mai registrata: circa un millesimo della larghezza di su filindeu, un tipo di pasta larga circa la metà dei capelli d’angelo e realizzata esclusivamente a mano da una sola famiglia nella città di Nuoro, in Italia.

Ma la nanopasta di Clancy è commestibile? “Lo spero sicuramente”, dice.


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